venerdì 11 gennaio 2013

Vi siete mai chiesti "il perché"?

Tante domande e un'unica risposta. Sembra diccifile trovarla ma in realtà è facile.
La nostra vita si concentra molto nel capire la psicologia dell'essere umano, e molti di noi, ci soffermiamo all'apparenza esprimendo un giudizio diverso.
La nostra mente è un macchinario che bisogna saperlo usare, e noto che molti di loro non fanno altro che soffermarsi su certi aspetti, non andando oltre il limite della gravità psicologica che può stare dentro a ognuno di noi.
Facile parlare ... facile giudicare ... facile fare i presuntuosi ... facile anche "fingere". Ma, è difficile "domandare". Difficile trovare il coraggio ... e difficile parlare con sincerità e affrontare le avversità.
Ed ora inizia ... molti di noi ci siamo chiesti il perché di alcuni comportamenti in alcune persone, giusto? 
Beh, non è facile rispondere ma non è difficile trovare la risposta. La si può trovare dentro a ognuno di noi. Impossibile? Provate!
Alle volte riesco sempre a indovinare gli stati d'animo delle persone. Come? Mettendomi nei loro panni, fingendo di essere loro, e trovando magari una traccia del mio passato o del mio essere attuale nel corpo di un'altra persona.
Anche se ... ci sono comportamenti che assumono nei nostri confronti, senza neanche un perché, una motivazione precisa. E quante volte rimaniamo delusi? Molte, e loro lo sanno? Ecco, una delle tante domande che può essere facile e difficile nel rispondere.
Possiamo dedurre dal fatto che ... possiamo sempre metterci nei loro panni e magari trovando varie risposte del tipo "Mi lascio desiderare" - "Ho ben altro da pensare  ..." - "Stiamo alla pari!" -  "Sono triste e fingo di stare bene, e per non dare all'occhio, mi allontano un po' " - "Non m'importa proprio. Devi soffrire come hai fatto soffrire me".  
La più plausibile quale sarà? Ragionate un po' e troverete la risposta, e per confermare, cercate almeno di parlare con questa persona per chiedere almeno in un modo "civili" e "ragionevole" il perché di tali comportamenti senza senso.
Altri perché ... perché siamo così bravi nel fingere di star bene quando in realtà non è affato così?
Le motivazioni sono tanti. La prima, per paura di disturbare, e magari, tienere tutto il dolore dentro di sé. 
La seconda, per non sentire giudizi negative, purtroppo ci sarà sempre qualcuno che penserà come vuole.
La terza, persone cattive che ci girano attorno come mosche, non vogliono altro che sentire il nostro dolore per brindare alla pazza gioia.
Ancora altri perché? Perché quando soffriamo, la maggior parte, sfoghiamo il nostro dolore facendoci del male? 
E anche su questo le motivazioni possono essere tantissime. Il dolore lo si sà ... è la nostra cura per guarire da una brutta delusione, da una rabbia che corrode dentro fino a rimanere senza fiato, e senza nemmeno un briciolo di coscienza.
Commettiamo strani gesti e atteggiamenti. Purtroppo ci sono persone che sfogano la rabbia verbalmente o fisicamente verso altre persone ... è la più terribile.
Inoltre, sfogare il proprio dolore sulla propria pelle, significa arrivare al limite, perdere completamente le risorse nel ragionare e la voglia di arrendersi e lasciarsi andare.  
A far male ancora di più, quando quel dolore non potete gridarlo al mondo intero per paura che troppe persone vi possono sentire e giudicarvi per un debole, e allora preferite chiudervi in una stanza, magari tra un pianto, una cicatrice, e perfino, un vomito, e credere che tutto possa ritornare alla normalità.
Fitte allo stomaco, l'angoscia cade sul volto, la gabbia toracica comincia a chiudersi come la voglia di vivere. 
Perdere completamente l'equilibrio e indossare la finta armatura, per difendervi dalle uniliazioni, ma è del tutto inutile.
Ammettetelo, in quel momento, mentre vi state ammazzando, desiderate che al vostro fianco ci sia qualcuno vi abbracci e vi dica: "Non farlo, ti prego. Hai bisogno d'aiuto? Parla con me, io ti ascolto", e invece vi voltate e vedete che non c'è nessuno.
Alcuni non lo sanno e non lo sapranno mai. Perché? Perché nasconderete il vostro volto sotto un accumulo di felicità, come un correttore che nasconde alcune imperfezioni del viso.
In parte, persone così, possono sembrare forti dall'esterno ma ... . Sono solo bravi a velare l'orrendo aspetto.
C'è anche una motivazione su questo, del perché non vogliono chiedere aiuto. 
Di solito, vogliono mettere alla prova. Capire se le persone che hanno al loro fianco lo considerano e lo conoscono davvero bene come spesso dicono. Se sanno distinguere tra un "sto bene" normale a un "sto bene ..." contrario, oppure leggendo l'espressione del viso, degli occhi ... del comportamento.
Di solito rimangono delusi vedendo totale indifferenza e nemmeno una minima considerazione verso le persone che tiene tanto.
Ammettiamo, se davvero vogliamo bene una persona ci accorgiamo subito quando sta male, anche se balla sopra a un tavolo il cancan e con una birra in mano. 
Da parte mia è così ... e invece da parte vostra?
Ci sono tanti altri perché da rispondere, ma al momento raccogliamo le basi. Queste informzioni ci possono servire per vivere più serenamente, tenendoci già pronti per un prossimo comportamento.
 
 
  
      
  
 

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog