venerdì 11 novembre 2011

Il mio comunicare è scrivere!

Quando mi dicono di fare un discorso, che sia a voce, di spiegare, di esprimere le mie emozioni, non so, mi riesce difficile.
Incomincio a impappinarmi, dico battute e frasi senza senso. Forse, è l'emozione, la causa di tutto questo? Forse è paura o insicurezza? Ebbene si!
Quando parlo con una persona che mi sta accanto, o gli racconto un episodio, il suo sguardo è capace di farmi perdere il filo, e per riallacciarlo, scelgo anche fili sbagliati, che non sempre coincidono con quello che stavo dicendo.
Lo so ... è un brutto difetto, ma io che ci posso fare?
Devo sciogliermi un po'? Stare più rilassata? Non so, non ci riesco quasi mai. E' difficile che parli con una persona guardandola dritto negli occhi. E se mi capita, è perchè la sto sfidando con un insulto o un litigio XD!
Però ... datemi un foglio e una penna, un computer e una tastiera, e riesco a comunicare con voi. Il mio comunicare è scrivere!
Riesco finalmente ad esprimere ciò che la bocca non è capace di dire. Non sarà la mente a comandare la mia mano, ma il cuore.
E pensare che questa passione, è nata come un gioco. Iniziando a scrivere alcuni diari (quando ero piccola), e una storia tra me e il mio principe azzurro.
Tutto è nato da lì. Da quella storia inventata. Non pensavo che mi avrebbe portata fin qui, a condividere con tutti voi questa mia "passione a sorpresa".
Devo ammettere che non amavo scrivere storie lunghe di ogni genere, e tanto meno, leggere. Era troppo complicato.
Eppure, una mia cara maestra d'Italiano, me l'accennava in continuazione "Tu diventerai una scrittrice. Hai molta fantasia" anche se non sapevo organizzare bene i verbi XD!
La mia mente non si soffermava su quelle parole. I miei sogni, erano altri. Quella di diventare una scienziata (finché non scoprii che c'era da studiare molta "matematica", ed io con quella, non vado d'accordo dalla nascita ... quindi, come si dice a Napoli; "Liev man!"), poi una maestra, ancora, una veterinaria o seguire le orme di Indiana Jones e andare all'avventura, scoprire e visitare posti nuovi, e quasi sempre, ero attratta dalle paludi infestate da trappole inaspettate, e un tesoro nascosto dentro a una grotta. (lo so ero pazza!!)
Crescendo, i sogni, quasi sempre cambiano. Da che volevo diventare una pazza scatenata all'avventura, che gridava come Tarzan, in seguito cominciai a desiderare di diventare una ballerina (ma non di danza classica) di tutti i generi.
E il risultato? Non ci sono riuscita, purtroppo. Un po' per l'età avanzata, e un po' per mancanza di "soldi".
Devo dire che non tutti i miei sogni si sono avverati ovvero nessuno di quelli che vi ho elencato a uno a uno!
Dopo il grande sogno di voler diventare una ballerina, ecco che cominciai a scrivere una storia. Una storia un po' diversa dalle altre. Che da una parte può assomigliare, e dall'altra no.
Questa storia è il mio primo e grande romanzo (poiché è di 262 pagine) e s'intitola "Tra Sogno & Realtà".
Ho iniziato a scriverlo a 16 anni e mezzo, e l'ho terminato dopo 8 mesi.
Questa storia racconta di una normale ragazza, che non ha avuto un'infanzia felice, per la mancanza di un padre. Crescendo, scoprirà quanto possano essere crudeli le persone, ma non solo i ragazzi della sua età, anche le persone "adulte" e soprattutto "uomini in bestie".
Anche lei ha dei sogni nel cassetto, e quali sono? Mmm ... vi lascio in sospeso :-P
Dopodichè, non mi sono più fermata, iniziando a scriverne un altro e dopo un altro ancora, e così via.
Il secondo, è "New York la speranza di un sogno" che racconta di una ragazza afro-americana,che sbarca negli U.S.A alla ricerca del padre scomparso. Si troverà davanti a mille difficoltà e, a lungo andare, avrà dei problemi con la droga e la prostituzione.
Il terzo è "La stilista imbranata" che racconta di una ragazza divertente, insieme ai suoi tre amici che hanno un'unico sogno: "la moda". E' una ragazza allegra e vivace, nata a Trento in una bellissima famiglia. Si traferirà a Milano con i suoi amici ed insieme andranno incontro al loro sogno.
Anche per lei sarà difficile adattarsi all'ambiente lavorativo, poiché è diversa dalle altre. Nell'aspetto esteriore. Ha l'apparecchio, gli occhiali, i capelli sempre attaccati e i vestiti decisamente "fuori moda" per i colleghi che, invece, sono "super belli".
E il quarto, mmm ... vi do alcuni indizi ... fa parte della vostra infanzia. E' il continuo. Tutti hanno desiderato stare con ... e vivere una giornata diversa dalle altre ... wow che stella ... avete capito????
Il prossimo (da pochi giorni ho iniziato a scriverlo) ancora non ha un titolo, ma già promette bene. Si parlerà dei problemi dell'adolescenza e del rapporto fra Adulti e Ragazzi.
Che dire di più ... riuscirò a pubblicare questi romanzi? Hahahaha speriamo di siì, dai, non voglio che la polvere s'innamori di loro XD!!!!!

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