lunedì 23 gennaio 2012

Volevo solo ...

Come una nave che entra in un porto sicuro dopo un lungo viaggio in mare; come un vagabondo che viaggia per il mondo alla ricerca di un posto stabile; come un cane che cerca calore in una piccola casa; e come un orfano che vuole solo una famiglia.
Io volevo solo parlare. Volevo solo ... scambi di opinione. Un regalo? Sì. Volevo un sorriso. Un incrocio di battute e allegria.
Volevo sentirmi viva. Provare a sentirmi diversa, circondata finalmente da persone che mi volevano bene.
Entrare a far parte in un grande cerchio chiamato “Amicizia”. Scrivere con precisione cosa si prova ad avere tanti amici, e fare ogni giorno, nuove conoscenze, allargare sempre di più gli orizzonti, andare nei posti più lontani senza mai avere un freno, senza mai dire “No basta, non voglio altri amici. Ne ho già abbastanza”.
Allungare le braccia per farli entrare tutti nel mio cerchio. Essere come una “seconda famiglia” e la prima per chi non ce l'ha.
Ecco che … basta solo una piccola pietra, lanciata con gran forza, senza preavviso in gran silenzio a tutta velocità, da poter distruggere il “grande cerchio dell'amicizia”.
Nel cerchio non c'era solo amicizia, ma c'era un sentimento puro e sincero … il bene. Senza odio, invidia, tradimenti e falsità.
Questa gran forza positiva si era formata come uno scudo protettivo che teneva lontano ogni male.
Ma quando una piccola pietra riesce a distruggere lo scudo, nulla e nessuno potrà riaggiustare il cerchio.
Vaporizzando nell'aria come un fumo tossico, che fa male ai polmoni. Portando dei seri problemi al nostro cuore, e distruggendo ogni singola perla preziosa che essa, custodiva con gran gioia senza vergogna.
A posto dei sorrisi, c'è la tristezza; a posto dell'allegria c'è la rabbia; a posto della battuta c'è la vendetta.
Tutto si fraintende. Si sbriciola in un'istante. Una spiegazione? No, non vogliono più sapere niente e di nessuno.
L'illusione, false speranze, pensieri segreti, verità detta ma non capita, ora giudicano solo con la loro mente, senza chiedere chiarezza, spiegazioni, nulla.
Forse sbaglio. Forse ho sbagliato tutto, sin dall'inizio, perché ero travolta dalla gioia, dalla contentezza di trovarmi non più sola, ma in compagnia.
Non ero la sola a essere con questo stato. Allora, perché da un giorno all'altro tutto è cambiato?
Forse si erano fraintese le cose? Forse, ero davvero cieca e sorda? O facevo finta di non capire e di non vedere? Non saprei … so solo che ieri eravamo uniti, ed ora ... perfetti sconosciuti.
Se i nostri sguardi si incrociassero tra quelli dei passanti, il nostro orgoglio, ci farebbe camminare altrove, allontanandoci senza nemmeno dirci “ciao”.
Beh, a posto del ciao, sapremo già cosa dire, e come potremo continuare …. !
La colpa forse è mia … che per il momento voglio solo amicizie … .
Il sentimento più brutto che possa stare in un'amicizia è “la gelosia tra amici”. Quando sento frasi del genere come “O scegli noi o scegli loro!” ma perché insieme non si può? Tutti insieme sì, che c'è di male?
Se non volete stare insieme okay … non insisto più di tanto. Non voglio perdere l'amicizia di nessuno. Un giorno posso dedicare il mio tempo a loro, un altro, con una mia amica, un altro ancora, con un mio amico. Una sera al pub con loro, e l'altra al cinema. Ditemi che c'è di male, ho forse sbagliato? Ho ragionato male? Ho imposto male questa piccola regola?
Eppure alcuni di loro non l'hanno accettata … sapete dirmi il perché?

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